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Lokalen Aktionsgruppe Eisacktaler Dolomiten

Ripristino della vecchia via della Malga a Rodengo

L’alpe di Rodengo e Luson è un’area ricreativa molto amata tanto dai turisti quanto dagli altoatesini, e come tale rappresenta un elemento di grande valore per il turismo locale. Il tracciato della vecchia via della Malga parte sopra il maso Ahnerhof di Montano e conduce fino al rifugio Roner, sull’alpe di Rodengo. Qui confluisce poi nel sentiero dell’alpe di Rodengo e Luson, collegandosi anche all’alta via Dolorama che, passando attorno al Sass de Putia, porta fino a Laion. La vecchia via della Malga si snoda per 3,7 chilometri, ed essendo parzialmente percorribile da trattori, funge anche da strada di accesso forestale, oltre che da sentiero escursionistico. Nonostante questa doppia funzione, il tracciato si trovava ormai in pessime condizioni, tanto da essere caduto quasi del tutto in disuso.
Si è dunque provveduto a un’opera di ripristino della vecchia via della Malga, che ha compreso un minimo intervento di ampliamento nonché il rifacimento di alcuni tratti del sentiero. Alcuni punti sono stati leggermente allargati per consentire il transito dei mezzi forestali, è stato gettato un nuovo fondo ghiaiato e sono state disposte canalette di drenaggio in legno. La porzione inferiore della via si presenta stretta e pavimentata con ciottolato, un elemento di valore paesaggistico che si è voluto preservare creando un nuovo tratto adatto al transito dei trattori.
Con la riqualificazione della vecchia via della Malga è stato raggiunto un doppio obiettivo. Da un lato, l’intervento ha reso l’alpe di Rodengo e Luson più accessibile a turisti e residenti, che possono intraprendervi piacevoli passeggiate o escursioni più impegnative. Dall’altro ha agevolato l’accesso al bosco dei mezzi forestali, contribuendo all’efficienza delle operazioni di gestione e alla tutela sostenibile del patrimonio forestale locale.

Promotore del progetto: Ispettorato Forestale Bressanone

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